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Fotovoltaico: risposte alle domande che tutti si pongono

Si parla sempre di più di impianti fotovoltaici e le persone iniziano ad informarsi spontaneamente perché si è compresa la necessità di contribuire alla salvaguardia del nostro pianeta, anche nel nostro piccolo.
Ma ci sono dei dubbi relativi a questi impianti che quasi tutti hanno. Elettromeccanica Cuprum è qui per sfatare questi “miti”…e diteci la verità: non sono domande che vi siete posti anche voi? Buona lettura!

La grandine rovina gli impianti fotovoltaici?

Fare in modo che l’impatto della grandine sul pannello non lo rovini, è una priorità dei progettisti. Infatti, in fase di progettazione, uno dei test che i pannelli fotovoltaici devono superare per far sì che il pannello venga commercializzato con il regolare certificato, è proprio quello sulla sua resistenza alla grandine di grosse dimensioni (2,5 cm di diametro almeno).

Come faccio a scegliere la potenza del mio impianto fotovoltaico?

Spesso si pensa che la potenza dell’impianto fotovoltaico di cui abbiamo bisogno dipenda da fattori quali la grandezza della casa, o il numero di persone che vi abitano. Sbagliato! La potenza dell’impianto dipende, ebbene sì, dalle nostre abitudini energetiche. Per cui basterà che controlliate le bollette dell’energia elettrica per scoprire quanti kWh consumate annualmente e, di conseguenza, scegliere la potenza del vostro impianto fotovoltaico.

Quanta CO2 riduce un impianto fotovoltaico?

Gli studi parlano chiaro: la quantità di anidride carbonica e di altri gas inquinanti prodotti da un sistema fotovoltaico è pari a circa 0,35 kg per ogni kwh. Comparando questo dato alla quantità emessa dalle vecchie energie, porta ad un risparmio di CO2 in un anno di circa 780 kg per ogni chilowatt di picco installato. Se si considera che un impianto fotovoltaico dura mediamente 30 anni, quanti gas inquinanti di evitano?  Circa 23.400 kg per ogni Kilowatt di energia fotovoltaica. Non male, eh?

Come deve essere orientato l’impianto fotovoltaico perche’ renda al meglio?

L’orientamento ideale dell’impianto fotovoltaico è di circa 30 gradi verso Sud, ma anche con angoli di 20 o di 40 gradi la produzione rimane molto simile all’ideale, così come nel caso in cui il tetto non guardi a Sud, ma sia orientato verso Est o ad Ovest. L’importante è che non sia rivolto a Nord: in questo caso l’impianto solare è ovviamente inutile!

 

Oltre ai nostri clienti, ci siamo ispirati anche agli Specialisti del tetto per individuare queste domande comuni.


Riscaldamento a infrarossi: come funziona e cosa cambia

Da tempo ormai vendiamo i pannelli riscaldanti della Redwell, e lo facciamo con una certa soddisfazione perchè secondo noi si tratta davvero di un buon prodotto. Ma vediamo alcuni dettagli nello specifico

Come funzionano i pannelli riscaldanti a infrarossi?

Le onde di calore a infrarossi si possono sentire ma non si possono nè odorare, né tanto meno vedere. Una prima spiegazione al riguardo si trova già nel nome: il prefisso “Infra”, derivato dalla radice latina, significa “al di sotto di” ma anche “al di là”. Questo prefisso è un indizio che suggerisce che, parlando di infrarossi, ci si riferisca a radiazioni elettromagnetiche, che si collocano sotto il rosso nello spettro elettromagnetico. Esse si trovano quindi in un campo che l’occhio non può vedere, collocato tra 780 e un milione di nanometri. Per poter immaginare meglio le dimensioni di cui parliamo: un nanometro è 70.000 volte più piccolo rispetto a un capello umano. Chiaramente l’occhio umano non lo può vedere! I raggi infrarossi non sono quindi visibili. Ciononostante noi sappiamo che ci sono, si possono infatti sentire sulla pelle, grazie ai sensori di cui il nostro corpo è dotato.

I raggi a infrarossi lavorano sulla base di radiazioni C a infrarossi delicati e a grande lunghezza d’onda, che pervadono l’aria e riscaldano corpi solidi.

La differenza è nell’aria.

Cosa cambia rispetto ai comuni metodi di riscaldamento?

Al contrario del riscaldamento tradizionale, i sistemi Redwell ad onde di calore non riscaldano solamente l’aria, ma anche le pareti. Queste ultime trattengono molto più a lungo il calore rispetto all’aria e successivamente la rilasciano negli ambienti. In questo modo le pareti rimangono asciutte e non si ha formazione di muffa. Inoltre, non ci sono movimenti convettivi dell’aria che risulta quindi priva di polvere.

Fonte: Redwell.

Per maggiori informazioni visitare questa pagina oppure contattaci!


Gli elettrodomestici di casa nostra: quanto consumano?

Il consumo prodotto dagli elettrodomestici più comuni, quelli cioè che ognuno di noi bene o male utilizza in casa propria, varia in base a diversi parametri: la dimensione, la classe energetica di appartenenza e anche in base alle condizioni di utilizzo come la temperatura esterna, la presenza o meno di polvere, l’umidità, e via dicendo…

È insomma molto difficile dire con esattezza quanto consuma uno specifico elettrodomestico; però è possibile fare una stima. E siccome siamo convinti che la consapevolezza sia il primo passo per trattare bene il nostro pianeta e per risparmiare qualche soldo in bolletta, abbiamo pensato di condividere con voi la tabella diffusa da informagiovani.com che indica quanto consumano gli elettrodomestici di uso comune.

Consumi elettrodomestici casalinghi

ElettrodomesticoCosto cents/oraPotenza in wattEmissioni di CO2
all'ora in grammi
Lampadina da 60 watt0,66039
Lampadina a basso consumo0,11117
Lampadina alogena3300195
Lavatrice5-30500-3000325-3705
Lavastoviglie7-30700-3000455-1950
Aspirapolvere7-20700-2000455-1300
Condizionatore8-50800-5000520-3250
Televisore0,8-380-30052-195
Phon per capelli8-20800-2000520-1300
Impianto stereo0,6-555-50036-325
Microonde7-21700 - 2100455 - 1365
Computer (portatile e fisso)0,8-3,680-36052-234
Congelatore (dato riferito a un mese, non a un'ora)22-50300-700140-328
Frigorifero (dato riferito ad un mese, non a un'ora)14-50200-70094-328
Asciugabiancheria5-57500-5700325-3705

 

Quando si capisce quanto effettivamente ogni elettrodomestico consuma, poi è più facile decidere come ridurre i consumi!

 

 


antifurto

Piccoli consigli targati Cuprum per proteggere le vostre case

La sicurezza nelle proprie case: un tema molto sentito soprattutto in quest’ultimo periodo, dove la cronaca riporta spesso notizie di furti o rapine.

Tra i reati più temuti dagli italiani c’è infatti quello di furto nella propria abitazione, ragion per cui negli ultimi anni è stato registrato un notevole incremento nell’uso di porte blindate.

Nulla è più rassicurante che vivere in un appartamento sicuro, vero?

A volte, però, la porta blindata può non bastare. Anche i topi d’appartamento si aggiornano continuamente, riuscendo a violare le nostre abitazioni con facilità sempre maggiore.

Perché non affidarsi, allora, a un buon sistema d’antifurto (magari installato proprio da noi di Cuprum)?

È vero, i buoni vicini di casa restano l’antifurto migliore. Ma per non lasciare la sicurezza dei nostri cari – e dei nostri effetti personali – al caso è meglio affidarsi a esperti del settore, in grado di progettare impianti che rispondano alle esigenze di ciascuno.

Nell’attesa che ci contattiate per un preventivo assolutamente gratuito (e scoprirete che non è necessario accendere un mutuo per avere un buon antifurto!), qualche piccola dritta per salvaguardare con piccoli gesti ciò che vi sa più a cuore.

In primo luogo, se partite per lunghi viaggi, evitate di dirlo proprio a tutti: informate solo poche persone fidate, incaricandole eventualmente di andare a controllare, di tanto in tanto, se è tutto ok.

Se invece mancate da casa per brevi periodi oppure siete da soli, lasciate accesa una lampada o una radio, così da dare la sensazione all’esterno che in casa ci sia qualcuno.

Evitate, poi, di lasciare le chiavi di casa sotto lo zerbino o in altri posti facilmente raggiungibili, perché sono i primi ad essere controllati da qualunque Arsenio Lupin con un minimo di esperienza in questo (brutto) settore.

E, qualora abbiate già un sistema d’antifurto Cuprum, prima di uscire…

… ricordatevi di attivarlo!

 


Risparmio energetico

I 10 consigli di Cuprum per risparmiare sulla bolletta elettrica

Il rincaro della bolletta elettrica: basta ascoltare un qualsiasi telegiornale per sentirne parlare un giorno sì e l’altro pure. E quando la tanto odiata letterina arriva a casa nostra, ne abbiamo la conferma. L’energia elettrica costa, ed è una spesa che incide parecchio sul nostro bilancio familiare. Ma davvero non esiste un modo per ridimensionarne il costo?

In realtà dei piccoli gesti quotidiani da fare ci sono, di quelli che non richiedono troppo tempo e possono aiutare ad avere consumi un po’ più light, anche nel periodo invernale, quando i consumi aumentano e l’incremento della bolletta si fa più pesante.

Quali sono i piccoli accorgimenti che aiutano a risparmiare sul costo dell’elettricità?

Eccoli qui:

  1. Scegliere elettrodomestici di classe energetica alta. È vero, forse gli elettrodomestici di classe A++ hanno un costo maggiore rispetto a quelli di classe media, ma questi soldini vengono recuperati nel tempo, grazie a un netto risparmio nei consumi.
  2. Spegnere i led di computer, televisori, hi-fi e impianti di altro genere. Quelle lucine rosse sembrano così piccole, innocue… ma, in piccola parte, anche loro contribuiscono alle scene di terrore nel momento in cui il taglia carte scorre sul lato apribile della busta!
  3. Ricordarsi di spegnere le luci nel passaggio da una stanza all’altra. Se vi spostate in punto ben preciso (tipo in salotto per guardare la vostra serie tv preferita) le altre luci della casa non servono!
  4. Se accendete il riscaldamento, non tenete per troppo tempo la finestra aperta. Il maggior dispendio di energia avviene proprio in questo caso, quando per permettere il ricambio d’aria ci si dimentica delle finestre aperte con la temperatura interna a 25 gradi… basta portarla a 18 perché l’aria non si faccia rovente.
  5. Usare il ferro da stiro quando necessario (e su questo punto saranno d’accordo molte donne!). Il segreto per usarlo di meno? Pochi giri di centrifuga in lavatrice (ne bastano 400) e stendere il bucato in modo strategico: grucce per magliette e camicie, mollette solo dove necessario. Provare per credere.
  6. Lavaggi in lavatrice solo a pieno carico. Invece di 5 o 6 lavaggi, non è meglio mettere in funzione la lavatrice quando i panni da lavare riempiono il cestello?
  7. Scegliere lampadine al led. Le bollette elettriche ringrazieranno sentitamente, e anche i lampadari di casa sembreranno appena acquistati: che belle quelle luci bianche e super luminose in cucina. Non trovate?
  8. Usare il forno a microonde invece del forno elettrico. Sulle vostre tavole non cambierà nulla, contrariamente al vostro portafogli che potrebbe ritrovarsi ad essere un po’ più ingrassato.
  9. Occhio alle tariffe di consumo. Laddove possibile, è meglio usare gli elettrodomestici dal lunedì al venerdì sera (dalle 19 alle 23) e durante il weekend.
  10. Pulire periodicamente i climatizzatori. I temibili nemici delle vostre bollette possono essere addomesticati: basta pulire i filtri interni di tanto in tanto, magari in un weekend di maltempo passato a casa.

Piccoli gesti che magari non cambieranno la vita, ma che sicuramente vi permetteranno di risparmiare qualche soldo, rispettando l’ambiente. 

 

 


fotovoltaico 2016-17

Fotovoltaico 2016-17: il biennio giusto per farlo

15% in meno sui costi di installazione di impianti fotovoltaici entro il 2017: questa la previsione della Energy Trend di Taiwan secondo quanto riportato dal sito Rinnovabili.it.

Una previsione che, stando ai ben informati, porterà anche a un aumento della domanda e della competitività del settore.

GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI

Sapevate che negli USA, lo scorso anno, il costo di installazione medio per impianti di questo tipo è sceso fino a toccare quota 1,38 dollari per watt?

Sempre secondo la società di Taiwan, grazie ai progressi tecnologici di un settore sempre più affermato come quello del solare, non sarebbero da escludere altre forti contrazioni nei costi, scendendo addirittura a 1,15 dollari per watt nel 2016 e con un’ulteriore discesa entro la fine del prossimo anno. Anche se questa analisi trascura alcune variabili, si tratta comunque di numeri piuttosto importanti.

FOTOVOLTAICO VS COMBUSTIBILI FOSSILI

Il 2016 sarà quindi l’anno della contrapposizione tra energia solare ed energia ‘tradizionale’ (si pensi soprattutto ai combustibili fossili come il carbone), con una crescita significativa nella domanda di energia pulita. Ciò avverrà anche grazie al contributo di Paesi in via di sviluppo con posizione geografica favorevole – in condizione di sfruttare parecchio l’energia solare –  ed emergenti nel panorama industriale moderno: India, Asia centrale, zone dell’America del sud.

AUMENTO DELLA DOMANDA ED EFFICIENZA DEI MODULI FOTOVOLTAICI

Il report della Energy Trend sottolinea anche un miglioramento significativo riguardo all’efficienza delle celle solari, con una notevole riduzione degli sprechi durante il processo di conversione dell’energia.

Aumento della domanda e aumento della potenza dei moduli andranno di pari passo: la previsione parla di una potenza pari a 265 W per quanto riguarda quelli in silicio policristallino, e di 275-280 W per i mono-Si.

 


Le luci di Natale: origini e consigli

Ormai mancano pochissimi giorni al Natale ed è da almeno due settimane che respiriamo la magica atmosfera natalizia in giro per le vie del centro, grazie ai viali e agli alberi illuminati dalle luci delle decorazioni.

La storia delle luci di Natale

Ma vi siete mai chiesti perchè vengono utilizzate le illuminazioni per celebrare questo meraviglioso periodo dell’anno?

Dovete sapere che nell’antico Egitto, durante il culto del sole, si addobbava una piramide.

Questa tradizione è stata poi ripresa anche da altri popoli, tra i quali anche quelli del nord, che sostituirono cio’ che non avevano con quanto disponibile: dalla piramide all’abete. Le luci natalizie sull’albero, come nel culto del sole, rappresentano la luce della vita.

Tipi di luci di Natale

Di luci natalizie ne esistono tante, vediamo insieme i principali tipi.

Iniziamo con le catene luminose: l’articolo natalizio da esterni per eccellenza, perché si possono avvolgere intorno all’albero, sulle terrazze oppure possono essere appese da un lampione all’altro, con combinazioni di colore e giochi di luce da selezionare per un risultato davvero brillante.

Poi esistono i tubi di luci di Natale: come dice la parola stessa sono dei tubi in pvc trasparente con delle luci a Led o ad incandescenza all’interno.  Si tratta di decorazioni flessibili e con diverse colorazioni, a luce fissa o con giochi di luce.

E poi ancora decorazioni e motivi di luci: stelle, palline e comete luminose, in 3D, particolari figure natalizie lavorate con effetto luminoso e tante altre varianti per soddisfare ogni fantasioso albero esterno per giardini, parchi, piazze o aziende.

Il consiglio degli esperti

In tutti i casi l’importante è che i materiali utilizzati siano dei cavi protetti e adatti all’esposizione esterna o luci a Led per il risparmio energetico.

E le vostre decorazioni come sono?


Le novita’ al vaglio in tema di energia con la Legge di stabilita’ 2016

Incentivi e agevolazioni che favoriscono il consumatore a partire dal 2016

Negli ultimi anni le aziende si sono ingegnate per trovare il modo di risparmiare sulle bollette e i dati Istat sono chiari: il biennio 2013/14 ha segnato un netto calo nei consumi di gas ed energia elettrica.
Ecco che quindi la Legge di stabilità 2016, al vaglio al Senato, sta decidendo di favorire i consumatori.

Ma in che modo?

Dal disegno di legge di stabilità 2016 si evince che la direzione che è stata presa è quella di supportare l’uso dell’energia pulita e di tutelare i consumatori puntando sul loro risparmio.
Gli ordinamenti si concentrano in particolar modo sulle produzioni agro energetiche e quella del fotovoltaico.

Nuove agevolazioni fiscali

Stando al disegno di legge, sono previste nuove agevolazioni fiscali: si parla di 65% su riqualificazione energetica, 65% sugli interventi contro il rischio sismico e infine 50% sul recupero edilizio.

Riqualificazione energetica

Per quanto riguarda la riqualificazione energetica, la Legge di Stabilità 2016 estende la detrazione relativa ad acquisto e a posa in opera di schermature solari, per un valore di 60.000 euro della detrazione stessa.

Impianti di climatizzazione

Sotto la lente anche gli impianti di climatizzazione invernali, che – se alimentati da biomasse combustibili – potrebbero diventare oggetto di detrazione per un valore massimo di 30.000 euro.

Fonte informazioni: www.energia.supermoney.eu


Cuprum torna sui banchi di scuola…per lavoro

Cuprum ha vinto l’appalto per la costruzione dell’impianto elettrico per alimentare i macchinari Safilo presso i laboratori dell’Itis di Belluno.

Dopo un periodo di lavori per l’attivazione, ora le macchine sono in fase di collaudo.

Cuprum e l’Itis, un legame da generazioni

“E’ sempre una bella emozione poter tornare nelle aule dove in pratica tutta la mia famiglia ha studiato. I laboratori dell’Itis sono di altissimo livello, ed è un piacere ed un onore poter contribuire ad aumentarne ancor più il livello con la nostra professionalità.” Commenta Mirko Costa di Elettromeccanica Cuprum.

Quali macchinari verranno alimentati

Safilo aveva regalato lo scorso giugno all’istituto tecnico bellunese ben 8 macchinari per la lavorazione del metallo e dell’acetato.
Finalmente i ragazzi potranno iniziare ad utilizzare gli impianti che permetteranno di affinare le loro competenze specifiche per essere sempre più allineati a quelle che saranno le richieste del mondo del lavoro con cui si dovranno confrontare.

Imparare un lavoro a scuola

Fatti come questo fanno puntare i riflettori su come alcune scuole abbiano deciso di investire sull’ampliamento delle competenze pratiche, dando la possibilità ai ragazzi di utilizzare gli stessi strumenti con cui lavorano le aziende e avvicinando così il mondo della scuola a quello del lavoro.

Questo, inoltre, dà la possibilità di imparare le norme sulla sicurezza necessaria per svolgere in tutta tranquillità un lavoro con macchinari sempre più complessi e tecnologici, “anche se ancora sui banchi di scuola e non all’interno del mondo del lavoro”, come fa notare Mirko Costa.


Cuprum

Fiumi veneti sotto controllo grazie a Cuprum e Higeco

La Protezione Civile può contare sul monitoraggio preventivo

9 settembre 2015 – La Protezione Civile del Veneto non perde d’occhio i fiumi della regione. Dopo gli allagamenti del 2010 gli associati Confindustria delle provincie di Padova, Verona e Vicenza sono riusciti, tramite una raccolta fondi, a donare alla Protezione Civile un sistema di monitoraggio visivo dei corsi d’acqua per prevenire i possibili danni causati dagli eventi atmosferici.

Il lavoro è stato affidato all’azienda Higeco di San Gregorio delle Alpi, che si occupa di monitoraggio e telecontrollo ad alto livello, che a sua volta ha chiesto l’intervento di Cuprum Elettromeccanica, di Belluno, per la fase di installazione sul territorio. Lo scopo è quello di tenere sempre sotto controllo il livello effettivo delle acque ed essere pronti ad intervenire al primo campanello d’allarme.
Il progetto realizzato è un impianto complesso, formato da telecamere posizionate in punti strategici indicati con precisione da Arpav Veneto e alimentato da batterie e pannelli fotovoltaici in grado di inviare in maniera autonoma immagini e video del livello del fiume controllato.

“Questo sistema di monitoraggio è completamente autonomo sia dalla rete elettrica, sia dalle comunicazioni via cavo, permettendo il suo posizionamento in qualsiasi area – spiega Francesco Battiato di Higeco – inoltre le telecamere installate sono costruite per resistere a qualsiasi condizione ambientale e non richiedono particolari interventi di manutenzione. Higeco ha scelto Cuprum come partner, perché un sistema sofisticato e di qualità come il nostro necessita della collaborazione di un’azienda esperta e capace di offrire lo stesso standard qualitativo anche nel momento dell’installazione”.

Il sistema è presente e perfettamente funzionante con venticinque installazioni nel Veneto, distribuiti soprattutto tra le province di Vicenza, Verona e Padova ma potrebbe essere utilizzato con successo anche in molte altre realtà italiane.


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