Riscaldamento a infrarossi: come funziona e cosa cambia
Come funzionano i pannelli riscaldanti a infrarossi?
Le onde di calore a infrarossi si possono sentire ma non si possono nè odorare, né tanto meno vedere. Una prima spiegazione al riguardo si trova già nel nome: il prefisso “Infra”, derivato dalla radice latina, significa “al di sotto di” ma anche “al di là”. Questo prefisso è un indizio che suggerisce che, parlando di infrarossi, ci si riferisca a radiazioni elettromagnetiche, che si collocano sotto il rosso nello spettro elettromagnetico. Esse si trovano quindi in un campo che l’occhio non può vedere, collocato tra 780 e un milione di nanometri. Per poter immaginare meglio le dimensioni di cui parliamo: un nanometro è 70.000 volte più piccolo rispetto a un capello umano. Chiaramente l’occhio umano non lo può vedere! I raggi infrarossi non sono quindi visibili. Ciononostante noi sappiamo che ci sono, si possono infatti sentire sulla pelle, grazie ai sensori di cui il nostro corpo è dotato.
I raggi a infrarossi lavorano sulla base di radiazioni C a infrarossi delicati e a grande lunghezza d’onda, che pervadono l’aria e riscaldano corpi solidi.
La differenza è nell’aria.

Cosa cambia rispetto ai comuni metodi di riscaldamento?
Al contrario del riscaldamento tradizionale, i sistemi Redwell ad onde di calore non riscaldano solamente l’aria, ma anche le pareti. Queste ultime trattengono molto più a lungo il calore rispetto all’aria e successivamente la rilasciano negli ambienti. In questo modo le pareti rimangono asciutte e non si ha formazione di muffa. Inoltre, non ci sono movimenti convettivi dell’aria che risulta quindi priva di polvere.
Fonte: Redwell.
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