Energie Rinnovabili e Pubblica Amministrazione
Sono sempre di più le persone, le aziende e le pubbliche amministrazioni che puntano sull’energia sostenibile.
Nel caso di queste ultime, la scelta ha una triplice valenza: rispettare l’ambiente, innovare, far risparmiare tutti i cittadini.
In europa è stato costituito “Il Patto dei Sindaci ” principale movimento che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. Anche Venezia aderisce con un obiettivo importante: – 20% la CO2 entro il 2020!
Sono gli organi politici decisionali ad essere coinvolti in prima persona al raggiungimento dell’obiettivo “20-20-20”, che prevede:
– ridurre le emissioni di gas serra dell’UE di almeno il 20% rispetto al 1990;
– ottenere che il 20% del consumo di energia dell’UE provenga da fonti rinnovabili;
– ridurre del 20% i consumi energetici europei attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica.
Meno aiuti da parte dello Stato ma più coscienza pubblica sulle potenzialità delle energie alternative.
Secondo un articolo del Corriere uscito questa primavera: “Non siamo più in cima alle preferenze degli investitori mondiali sul mercato delle rinnovabili, ma ci difendiamo. L’Italia risale all’undicesimo posto nella graduatoria Ernst&Young dei Paesi più attraenti, dopo essere scesa al dodicesimo l’anno scorso, con l’esaurimento degli incentivi al fotovoltaico. Lo scivolone è stato rapido, visto che fino al 2011 eravamo nella Top Five del Renewable energy country attractiveness index, ma riguadagniamo posizioni, anche grazie alla crescente competitività del fotovoltaico, che ormai cammina sulle proprie gambe, senza più bisogno di aiuto da parte dello Stato”.
Che stia veramente cambiando qualcosa?