Fotovoltaico: sei mesi di incentivi persi per incertezza normativa.
Da Il Gazzettino – oggi, 5 febbraio 2013
A causa della confusione normativa italiana i cittadini hanno perso per 6 mesi un’occasione di risparmio. Un paradosso tutto italiano: c’è certezza sulle leggi che svuotano le tasche dei contribuenti ma quelle che potrebbero alleggerirle sono sostanzialmente inapplicabili causa incertezza normativa. A denunciarlo sono alcuni imprenditori della Provincia di Belluno impegnati nel settore delle rinnovabili.
Il fatto: il 27 agosto, con l’entrata in vigore del quinto conto energia, venivano dimezzati gli incentivi all’energia elettrica prodotta con impianti fotovoltaici, oltre ad appesantire ulteriormente gli adempimenti burocratici necessari per l’ottenimento degli incentivi e alla necessità di iscriversi preventivamente ad un registro per gli impianti di potenza superiore ai 12 kW.
A questo si aggiunge che la tariffa onnicomprensiva è soggetta, a differenza dei precedenti conti energia, a tassazione come reddito diverso e quindi assoggettata ad aliquota IRPEF.
Ne sono è risultato un comprensibile calo delle richieste, il calo di lavoro per le aziende con risvolti occupazionali e la mancata riduzione dei costi energetici a carico dei cittadini.
La notizia è che tutto questo si poteva evitare. Gli impianti fotovoltaici privati su edifici residenziali e pagati entro il 30 giugno infatti godono di una detrazione del 50%. Oltre il danno, la beffa. A dare voce alla protesta è Mirko Costa, della Cuprum Elettromeccanica.
“Per mesi abbiamo chiesto all’Agenzia delle Entrate se questa agevolazione esisteva e la risposta è stata no. Nei giorni scorsi invece esce una nuova comunicazione che contraddice le precedenti, ma la certezza non c’è ancora perchè gli uffici a livello locale non l’hanno ancora recepita. La sostanza è che ancora una volta il sistema legislativo italiano non agevola i cittadini e ostacola le imprese che non possono programmare e sono costrette anche a licenziare“.