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Energie Rinnovabili. Luoghi green per vivere meglio
Noi dell’Elettromeccanica Cuprum traiamo molte delle nostre risorse dalle energie rinnovabili, guardando al resto del mondo per migliorare il nostro paese
La Spagna sta prototipando un modo originale ed intelligente di sfruttare al meglio le energie rinnovabili creando un pannello green, per filosofia e composizione, che si alimenta con le piante.
Puntare a materiali completamente organici permette di avere prodotti completamente ecologici e riutilizzabili.
Ma come si trasformano le piante in energia?
I batteri presenti nel terreno rilasciano una buona quantità di elettroni, che vengono immessi nei circuiti del pannello attraverso la cella a combustibile microbico, realizzata dagli studenti di Institute for Advanced Architecture of Catalonia (IAAC).
Il sistema è molto semplice e con un po’ di “dimestichezza” si può creare anche in casa: sono sufficiente un pannello e dei pezzi di metallo. Una volta sistemate le piante, per catturare gli elettroni liberi s’inserisce una “batteria” nel sottosuolo ed ecco che si ha a disposizione l’energia green.
Le piante adatte cambiano a seconda della regione: nelle zone con meno acqua si utilizzano piante come cactus. Questo potrebbe portare l’elettricità nei paesi meno industrializzati e anche nei luoghi meno soleggiati e quindi non predisposti all’uso delle rinnovabili: il pannello green dell’ IAACC non deve essere esposto alla luce diretta del sole.
In Turchia la risorsa eco-sostenibile è data dai pistacchi! Ebbene sì, nonostante le tensioni che l’attanagliano, la Turchia progetta di costruire una nuova città ecologica di 200 mila abitanti, riscaldandola con migliaia di gusci di pistacchio, non difficili da reperire in queste terre.
Così la popolazione turca, riciclerà i gusci di pistacchi come noi facciamo con la carta o la plastica.
Il potere calorico delle bucce di pistacchio, pari a 19,26 MJ per kg, per generare energia utile a riscaldare in inverno e raffrescare d’estate decine di ettari di edifici pubblici. Lo studio di fattibilità è già in atto ed entro 5 anni si potrebbe realizzare questo miracoloso progetto.
E in Italia? Si usano le alghe.
Teregroup, società che punta su investimenti in nuove tecnologie e nell’acquisizione di brevetti, ha rilevato le attività di matrice green dell’azienda T.M. di Modena, dove fra gli altri progetti sul tavolo si trovava anche: Algamoil, ambiziosa ricerca per implementare la tecnologia delle alghe combustibili. Il risultato è un biodiesel di ultima generazione, grazie alla particolare composizione delle nostre microalghe, che possiedono una quantità di lipidi doppia rispetto alla media sul mercato.