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E’ BELLUNESE UNA DELLE PROMESSE DEL DESIGN IN ITALIA
Per il Ministero dell’Istruzione la creazione della studentessa del Catullo Lorella Dal Pont, tradotta in prototipo grazie ai tecnici di Elettromeccanica Cuprum, è tra le 20 scuole con migliori proposte degli studenti italiani.
E’ la studentessa bellunese Lorella Dal Pont una delle promesse del design italiano. Il Ministero dell’Istruzione ha infatti selezionato una sua creazione tra le venti più significative realizzate da allievi di istituti e licei d’arte statali di tutta Italia per il concorso New Design 2013. L’iniziativa, che aveva per tema l’innovare le tradizioni tra sostenibilità e sperimentazione, ha visto la partecipazione di ragazzi di oltre novanta scuole. Lorella, iscritta al 5 anno dell’Istituto Catullo, vi ha preso parte presentando la lampada da tavolo “Light colour”. Realizzata con basamento in legno di faggio accosta a questo materiale naturale l’alta tecnologia di led luminosi multicolor a nastro. L’effetto è di una scultura di luce ispirata nella diversità dei materiali utilizzati alle opere di Renzo Piano. Gestibile con telecomando e a basso consumo energetico, è certificata a norma di legge e per i fini della sicurezza.
Il progetto, realizzato grazie anche alla disponibilità dell’insegnante coordinatrice Nicoletta Furnari e del dirigente scolastico Michele Sardo, è strato tradotto a tempo di record in prototipo con la collaborazione dei professionisti di Elettromeccanica Cuprum.
“Abbiamo scelto Elettromeccanica Cuprum perchè, oltre a disporre di un magazzino molto ben fornito – ha dichiarato Furnari – ha collaborato con noi offrendoci una professionalità preziosa per realizzare il prodotto nei tempi previsti, molto ristretti”.
Il prototipo è stato spedito ieri al Ministero, che il 4 ottobre premierà i migliori tra questi progetti. Solamente tre sono le scuole venete con le creazioni dei propri studenti che verranno sottoposte ai giurati: oltre a quella di Lorella della scuola Catullo, sono entrate in finale la scuola di Padova, “P. Selvatico e quella di Verona, “Nani-Boccioni”.
Tutti i prototipi saranno inoltre protagonisti di una mostra evento che sarà organizzata dal Ministero dell’Istruzione a ottobre 2013.
Al Museo Interattivo delle Migrazioni il riscaldamento diventa arte con Cuprum
Al Museo Interattivo delle migrazioni il riscaldamento diventa arte con i pannelli ad infrarossi Redwell. E’ un caso unico in Italia ed è firmato Elettromeccanica Cuprum.
Il riscaldamento diventa arte al MiM Belluno, il Museo interattivo delle Migrazioni inaugurato oggi a Belluno. Un esempio unico in Italia di tecnologia al servizio della creatività che è stato reso possibile grazie a Elettromeccanica Cuprum e ai pannelli a raggi infrarossi Redwell.
Gli spazi a disposizione per il museo erano 200 mq. Un’area in cui doveva condensarsi una mole di informazioni e materiale fotografico/video importante: da qui la necessità di ottimizzare al massimo le superfici garantendo al tempo stesso l’estetica. Questo valeva anche per il sistema di riscaldamento: non doveva rubare spazio all’esposizione e doveva garantire il massimo comfort ai futuri visitatori.
La soluzione scelta dagli architetti di Prima ambien without prescription Linea, che hanno curato gli allestimenti, sono stati 10 pannelli Redwell. Con la tecnologia ad infrarossi il calore penetra a livello profondo nell’organismo consentendo una temperatura ideale e grandi benefici per la salute. Già utilizzati in abitazioni private che in ambienti medici come ausilio alle cure, al MiM Belluno sono stati oggetto di un utilizzo senza precedenti grazie alla professionalità dei tecnici Cuprum, noti a livello nazionale anche come per la realizzzione impianti fotovoltaici Belluno.
La superficie dei pannelli, interamente personalizzabile, è diventata infatti parte integrante dei materiali in esposizione permettendo anche – grazie ad un gioco cromatico che valorizza la superficie in rilievo – di evidenziare particolari significativi rispetto all’intera immagine. “Il risultato è sorprendente – spiega Oscar De Bona, presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo – abbiamo un Museo unico anche per l’interior design high tech.”
DI CUPRUM I PONTI RADIO DEI CARABINIERI NELLE PRINCIPALI CITTA’ ITALIANE
I ponti radio dei Carabinieri parlano bellunese
I carabinieri di Napoli Palermo Milano Torino Firenze e Genova comunicano via radio grazie a Cuprum. Abbiamo infatti ottenuto da Motorola il nuovo appalto per la seconda tranches dei lavori per la realizzazione di “ponti radio” cittadini , utilizzati dai vari Comandi dall’Arma . Analogamente a quanto realizzato lo scorso anno, i nuovi collegamenti radio permetteranno la trasmissione di traffico voce e dati , ‘coprendo’ ora le città di Venezia , Bari , Reggio Calabria , Messina e Roma
Anche in questa occasione Cuprum, nota a livello nazionale anche per la realizzazione di impianti fotovoltaici, aveva ricevuto l’appalto da Motorola. La qualità del lavoro eseguito dai tecnici bellunesi ha convinto la multinazionale a rinnovare la collaborazione con questo secondo lavoro.
Spiega Niki Da Rold, responsabile tecnico del progetto: “I tempi necessari per la realizzazione dei ponti radio sono impegnativi. Si inizia mesi prima con i sopralluoghi tecnici sul campo, al fine di “mappare” le stazioni già esistenti sul territorio valutando singolarmente le migliori soluzioni tecnico/installative ; si procede con la redazione del progetto esecutivo , la scelta e l’ordine dei materiali migliori,che vengono poi preassemblati e preconfigurati presso il laboratorio di Belluno: successivamente tutti i materiali che costituiscono le reti cittadine , vengono inviate ai tecnici che operano in campo e che poi di fatto consegneranno la rete funzionante al cliente. Per queste attività saranno impegnate nelle prossime settimane squadre di tecnici Cuprum composte da 2 fino a 6 tecnici. Per ogni singola installazione potrebbero essere necessari da un minimo di due giorni a oltre due mesi di lavoro, in base alla grandezza della città e dal numero di Comandi da collegare.
STUDENTI BELLUNESI A SCUOLA DA CUPRUM
Itis e Brustolon ampliano il percorso formativo con i tecnici dell’Elettromeccanica Cuprum .
12 marzo 2013 – Cuprum caso studio per gli studenti bellunesi. L’Elettromeccanica ha accolto nei giorni scorsi quaranta alunni del corso di Elettrotecnica e automazione dell’ISIS “Segato-Brustolon” di Belluno accompagnandoli alla scoperta di alcuni esempi bellunesi di eccellenza nel settore dell’elettromeccanica.
Il percorso, proposto da Cuprum nel contesto del progetto “Scuola Lavoro” di Confindustria, era finalizzato ad approfondire la conoscenza dei piccoli impianti idroelettrici: da qui la scelta di far partire l’esperienza con la visita alla centrale del Borsoia in Alpago, il cui impianto è stato realizzato proprio da Cuprum in collaborazione con altre importanti aziende bellunesi: En&En, Monti, Serman. Una moltemplicità di realtà che dimostrano come in provincia ci siano importanti competenze in settori altamente innovativi. Martedì 5 marzo, con la collaborazione dell’azienda Iset di Limana i ragazzi hanno approfondito temi riguardanti il telecontrollo e la tele-gestione degli impianti delle centrali. L’attenzione ambientale è stata al centro della giornata di mercoledì, con due esperti Arpav che hanno parlato di deflusso minimo vitale e dell’esigenza di preservare l’ecosistema. Il giovedì infine la visita alla sede Cuprum di Belluno, dove i ragazzi hanno toccato con mano come nascono gli impianti, la fornitura e vendita di materiale elettrico, gli impianti di illuminazione: dalla progettazione al processo produttivo fino all’installazione finale.
La giornata si è conclusa con una visita in Unifarco, la farmaceutica di San Gregorio dove Cuprum ha realizzato un innovativo sistema impiantistico. Secondo i docenti che hanno seguito gli allievi nel percorso, l’esperienza è stata molto positiva. I ragazzi si sono dimostrati coinvolti e sono rimasti soddisfatti per aver potuto vedere e constatare dal vivo realizzazioni conosciute a livello teorico. Ora per loro la sfida continua: le conoscenze acquisite durante i quattro giorni di visite e incontri sono servite da stimolo e base di partenza per avviare un’area di progetto che ha come scopo la redazione di uno studio di approfondimento sull’idroelettrico bellunese e che si concluderà in settimana.
E nell’attesa di scoprire quanto elaborato dagli studenti, proprio oggi Cuprum continua la collaborazione con l’ISIS Segato-Brustolon: due studenti della sezione professionale saranno infatti accolti per tre settimane in stage formativo all’interno dell’azienda.
Venerd
CUPRUM “ILLUMINA DI MENO” SCONTANDO AL 50% TUTTE LE LAMPADE ENERGETICHE
Venerdì 15 febbraio in occasione della giornata promossa da Radio Due
Lampade a risparmio energetico scontate del 50% con Cuprum. Venerdì 15 febbraio nel basso consumo.
“E’ un modo per avvicinare al tema della sostenibilità e per coinvolgere i bellunesi nella lotta agli sprechi anche nel campo dell’energia – spiega Mirko Costa, amministratore Delegato di Cuprum – chissà che non sia l’occasione per convincere i più scettici che per risparmiare in bolletta a volte basta davvero poco”.
Un consulente Cuprum, su richiesta, sarà anche disponibile a fornire suggerimenti per ridurre i costi energetici degli edifici, per ottimizzare gli impianti di illuminazione e per aumentare il risparmio.
Fotovoltaico: sei mesi di incentivi persi per incertezza normativa.
Da Il Gazzettino – oggi, 5 febbraio 2013
A causa della confusione normativa italiana i cittadini hanno perso per 6 mesi un’occasione di risparmio. Un paradosso tutto italiano: c’è certezza sulle leggi che svuotano le tasche dei contribuenti ma quelle che potrebbero alleggerirle sono sostanzialmente inapplicabili causa incertezza normativa. A denunciarlo sono alcuni imprenditori della Provincia di Belluno impegnati nel settore delle rinnovabili.
Il fatto: il 27 agosto, con l’entrata in vigore del quinto conto energia, venivano dimezzati gli incentivi all’energia elettrica prodotta con impianti fotovoltaici, oltre ad appesantire ulteriormente gli adempimenti burocratici necessari per l’ottenimento degli incentivi e alla necessità di iscriversi preventivamente ad un registro per gli impianti di potenza superiore ai 12 kW.
A questo si aggiunge che la tariffa onnicomprensiva è soggetta, a differenza dei precedenti conti energia, a tassazione come reddito diverso e quindi assoggettata ad aliquota IRPEF.
Ne sono è risultato un comprensibile calo delle richieste, il calo di lavoro per le aziende con risvolti occupazionali e la mancata riduzione dei costi energetici a carico dei cittadini.
La notizia è che tutto questo si poteva evitare. Gli impianti fotovoltaici privati su edifici residenziali e pagati entro il 30 giugno infatti godono di una detrazione del 50%. Oltre il danno, la beffa. A dare voce alla protesta è Mirko Costa, della Cuprum Elettromeccanica.
“Per mesi abbiamo chiesto all’Agenzia delle Entrate se questa agevolazione esisteva e la risposta è stata no. Nei giorni scorsi invece esce una nuova comunicazione che contraddice le precedenti, ma la certezza non c’è ancora perchè gli uffici a livello locale non l’hanno ancora recepita. La sostanza è che ancora una volta il sistema legislativo italiano non agevola i cittadini e ostacola le imprese che non possono programmare e sono costrette anche a licenziare“.
Due delegazioni brasiliane in visita alla Cuprum
L’Elettromeccanica Cuprum potrebbe essere tra gli apripista per il fotovoltaico in quel Paese.
11.01.2013 – Brasile chiama Belluno. Una delegazione del paese sudamericano ci ha visitato nei giorni scorsi. Scopo dell’incontro era l’approfondimento di tecnologie e servizi – dal fotovoltaico ai pannelli radianti Redwell – da noi offerti e che potrebbero trovare presto applicazione proprio in terra Brasiliana.
In concreto significherebbe per l’Elettromeccanica Cuprum fare da apripista su un mercato, quello del svilupparsi. La professionalità e competenza dei nostri tecnici potrebbe dunque diventare fattore di lancio per la crescita delle rinnovabili nel Paese.
Non solo: per noi significherebbe anche portare oltreoceano una professionalità riconosciuta mantenendo saldamente le radici in terra Veneta. Una scelta di controtendenza che ribadisce come per essere concorrenziali ed innovatori non sia necessario allontanarsi dalla montagna.
Per la seconda metà di gennaio è ora attesa in Cuprum una seconda delegazione brasiliana, ugualmente interessata al fotovoltaico e al radiante e che potrebbe contribuire a rafforzare le prospettive dell’azienda bellunese verso il mercato sudamericano.
Quest’anno Cuprum fa gli auguri in inglese
Sei i dipendenti che stanno seguendo il corso organizzato dall”azienda
È proprio vero che non si finisce mai di studiare, nemmeno con le festività natalizie che si avvicinano. Sono sei i dipendenti dell”Elettromeccanica Cuprum che si trovano ogni sabato mattina per frequentare il corso di inglese di base organizzato e finanziato dalla ditta bellunese.
Perché nel moderno mondo globalizzato l”inglese serve a tutti: anche a persone che ne sono apparentemente lontane, come gli operai esperti di elettromeccanica e fotovoltaico che lavorano in Cuprum, perché portano la loro grande professionalità in tutta Europa, e in un futuro – si spera – anche oltre.
Conoscere l”inglese diventa quindi una base necessaria sulla quale non solo si possono approfondire rapporti professionali, ma anche costruire nuovi rapporti personali, entrando in contatto con nuovi Paesi e nuove culture.
Cuprum fa brillare lalbero della casa di riposo
Ieri l’inaugurazione a Cavarzano
2880 lampadine a led, distribuite su 18 file di 16 metri, da ieri illuminano il grande albero di fronte alla casa di riposo di Cavarzano, che rallegrerà gli ospiti e i dipendenti durante queste vacanze natalizie: ieri l’inaugurazione con la presenza di ospiti e sponsor.
Si sono lanciati nell’acrobatico allestimento – forti della loro esperienza nei lavori in altezza – alcuni dei dipendenti di Cuprum, che ha fornito anche il materiale elettrico. Molte altre aziende bellunesi hanno reso possibile la realizzazione dell’albero decorato, sotto la direzione di Oscar Da Cas (Sersa), con un contributo che ha permesso di illuminarlo e decorarlo con fiocchi e una grande stella cometa sulla sommità.
Mirko Costa, Cuprum:
Appena terminato il corso pratico per i lavori in altezza
Non sono certo state lezioni tradizionali, con il professore dietro la cattedra e gli studenti assonnati e distratti. Il corso sulla sicurezza per quanto riguarda i lavori lavori in altezza su tralicci e in parete (con posizionamento di funi) si è svolta nella palestra di roccia di Longarone, e gli insegnanti erano 2 guide alpine di grande esperienza, Mario Di Bona e Antonio Bettella.
Si è trattato della seconda parte del corso, obbligatorio per coloro che svolgono attività in altezza, organizzato in Cuprum a inizio 2012. L’azienda elettromeccanica bellunese non si occupa esclusivamente di questo tipo di lavori (tra le sue attività principali, la realizzazione di impianti elettrici industriali, fotovoltaici e di telefonia), ma ha deciso di ampliare la propria offerta di servizi: «Siamo stati contattati da aziende che richiedevano questo tipo di professionalità per cantieri molto partciolari, e noi eravamo pronti in quanto gi Cialisà alcuni dei nostri dipendenti erano formati in tal senso – afferma Costa – così abbiamo deciso di allargare anche ad altro personale questo tipo di qualifica, che costituisce un’ulteriore formazione per coloro che operano in altezza».
I sei dipendenti dell’Elettromeccanica Cuprum che hanno preso parte ai due giorni di corso e hanno poi sostenuto l’esame sono molto soddisfatti dell’esperienza, e verranno seguiti da altri 10 colleghi all’inizio del 2013.
«In Italia, dove dal primo gennaio ad oggi 17 novembre sono morti sui luoghi di lavoro 565 lavoratori, di cui 64 nel solo Triveneto, è prioritario, oggi, puntare sulla formazione e sulla sicurezza», afferma Mirko Costa, uno dei titolari di Cuprum. «Avere questo tipo di professionalità legata al nostro core business, ossia l’installazione di impianti elettrici, ci garantisce lavori molto particolari che ci vengono commissionati da aziende di tutta Italia che lavorano su dighe, tralicci, impianti dove è richiesta – appunto – l’attività di rocciatori».