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E' gia' polemica sul Quinto Conto Energia
Mirko Costa: «Il Governo sta penalizzando il settore delle energie alternative, adottando continui cambiamenti di tendenza»
Il nuovo Quinto Conto Energia, che delinea gli incentivi e gli obiettivi per il fotovoltaico in Italia per i prossimi mesi, suscita perplessità tra gli addetti ai lavori. Il decreto, presentato in questi giorni dai ministri Passera, Clini e Catania, dovrebbe entrare in vigore da luglio 2012 in sostituzione dell’attuale Quarto Conto Energia, che avrebbe dovuto valere fino alla termine del 2013.
«La continua modifica dei decreti sulle energie rinnovabili sta causando lo stop del settore, facendo fare retromarcia agli investitori piccoli e grandi. Questo penalizza le imprese che hanno investito puntando su leggi pluriennali, che vengono puntualmente modificate da legislatori improvvisati, troppo lontani dal settore per conoscerne le problematiche», spiega Mirko Costa. Il giovane imprenditore, titolare di una delle ditte bellunesi più importanti in questo campo, l’Elettromeccanica Cuprum, prosegue: «Ogni cambiamento viene deciso senza che prima sia stato studiato un piano alternativo, e questo paralizza di fatto ogni possibilità di pianificazione futura da parte degli addetti ai lavori».
Lo scopo dichiarato del decreto è di limitare gli incentivi “a pioggia” erogati finora, che sono serviti per stimolare lo start up di un settore che, se in Germania era realtà già nei primi anni ’90, in Italia è partito di fatto solo nel 2008, anche grazie a leggi che hanno favorito i grandi investitori e non hanno garantito nessuna regolamentazione per il territori. Basti pensare all’abbandono hgh growth dei terreni agricoli in favore del fotovoltaico.
Per Costa, «questo è stato un errore, che ha però consentito di raggiungere gli obiettivi in fatto di crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili e raggiungere il target previsto dal protocollo di Kyoto».
Con gli incentivi statali che presto diventeranno allyslot più limitati, è questo il momento giusto per investire nel fotovoltaico. Per almeno tre motivi: i prezzi delle strutture sono competitivi come mai prima d’ora, l”investimento è reale per il futuro e l’autonomia energetica con la crisi e gli aumenti, è una soluzione sempre più accattivante, visto che non solo non si paga più la bolletta, ma si può vendere per 20 anni quella prodotta “in eccesso”.
Ma quali sono i costi per una famiglia che decidesse di investire e quali sono i tempi per ammortizzare la spesa? Prendiamo un impianto medio, da 3 kilowatt, costa circa 8.000 euro (contro i 18.000 del 2009). La spesa, paragonabile all’acquisto di un’utilitaria, viene ammortizzata al 100%, con le cifre del Quarto Conto Energia, nel giro di 7 o 8 anni, tra incentivi e risparmio sulla bolletta.
«Presto i conti dovranno essere rifatti in base alle tariffe del nuovo Conto Energia, ma anche al successivo livellamento dei prezzi di mercato dei materiali, che sono in costante diminuzione» avverte Costa. Se non si disponesse delle cifre indicate, sono sempre più numerose le banche, soprattutto le casse rurali, che mettono a disposizione dei prestiti ad hoc per chi sceglie il fotovoltaico.
Quasi alla fine i lavori della bretella di Vittorio Veneto Sud
Cuprum installa pannelli fotovoltaici e e tecnologia a LED, per la prima volta in Veneto su una strada provinciale
Sono in dirittura d’arrivo i lavori della bretella stradale di circa un chilometro che collega l’uscita dell’autostrada Vittorio Veneto Sud alla SS 51, sulla quale si trova una galleria di circa 160 metri. L’opera, la cui conclusione è prevista per fine aprile, consentirà di semplificare notevolmente la viabilità, bypassando i paesi della periferia sud di Vittorio Veneto. La tecnologia messa in campo per la galleria è assolutamente innovativa: si tratta di illuminazione a LED, più efficiente di quella tradizionale, consentendo a parità di potenza di illuminazione un risparmio energetico di oltre il 60%. L’attenzione all’ambiente mostrata nella progettazione di questa galleria si traduce anche nella novità dell’installazione di pannelli fotovoltaici sulle strutture anti-rumore poste ai lati della strada, per cui quasi il 50% dell’energia che serve per l’alimentazione della galleria viene prodotta in loco tramadol and ambien, dai pannelli posti sulle barriere.
Responsabile degli impianti tecnologici della galleria è l’Elettromeccanica Cuprum, che vanta numerose esperienze nel campo dell’illuminazione stradale nelle gallerie e della segnaletica d’emergenza; la ditta sta collaborando con un’altra ditta bellunese, l’Impresa Monti di Auronzo di Cadore, che si occupa dei lavori edili.
L’incarico alla Cuprum è arrivato grazie alla grande professionalità maturata sul campo. Sono numerosi gli esempi che si possono ricordare, a partire dalla galleria di Moline di Sovramonte, per arrivare a quella di Macchietto, realizzata un paio di anni fa. È, quest’ultimo, un lavoro estremamente importante realizzato dall’azienda bellunese, co-vincitrice dell’appalto insieme a Intercantieri Vittadello. L’intervento era inserito nel lotto dei lavori di ammodernamento del tronco della SS 51 da Castellavazzo a Macchietto, e ha visto la Cuprum curare tutti gli impianti tecnici della galleria a canna singola (dall’illuminazione, alle telecamere, alla segnaletica d’emergenza), che dal punto di vista tecnologico è tra le più avanzate della zona.
Cuprum in controtendenza sfida la crisi mondiale
L’azienda bellunese assume e si espande
L’Elettromeccanica Cuprum non conosce crisi: a dispetto di pessimisti cronici e in barba alle più nefaste previsioni economiche, continua imperterrita ad assumere e a espandersi. Sono i dati a parlare: nel solo 2011 hanno lavorato per la Cuprum 39 persone, e l’azienda bellunese, che ha cominciato l’anno con 23 dipendenti, ha chiuso il dicembre scorso confermando 34 lavoratori, di cui ben 31 sono assunti con contratti a tempo indeterminato. Un vero e proprio record, quello di 16 nuove assunzioni, di cui la metà sono sfociate in ‘tempi indeterminati’, e 3 in ‘determinati’.
«La crisi economica ha lasciato a casa un grande numero di operai con altissime specializzazioni e competenze – spiega Mirko Costa, uno dei titolari – e questo ci ha permesso di migliorare ulteriormente la competitività dell’azienda». Infatti vediamo che l’età media è di circa 36 anni: questo perché la maggior parte dei nuovi assunti non proviene dalle scuole superiori (anche se abbiamo esperienza di numerosi stage andati a buon fine), ma sono persone che hanno perso il semenax in south posto di lavoro in altre aziende, che hanno riscontrato ultimamente difficoltà.
«Si tratta di una nostra scelta precisa – continua l’imprenditore –. Abbiamo preferito figure professionalmente più mature anche a causa della tipologia di lavoro che svolgiamo: siamo abituati a lavorare in altezza, con grandi rischi, e richiediamo ai nostri dipendenti grande flessibilità e disponibilità. Infatti, il nostro mercato è in espansione e non siamo chiamati a lavorare solo in Italia, ma in tutta Europa». I dipendenti della Cuprum, nel 2011, non si sono spostati solamente a Roma, Milano, in Puglia e in Sicilia, oltre che ovviamente nel Triveneto, ma hanno lavorato in molte delle principali città europee: Madrid, Parigi, Vienna, Brandeburgo e Cracovia. Anche le collaborazioni sono prestigiose, andando da Motorola a Enel, da Ericsson a Unifarco – tanto per citare un’altra realtà bellunese in forte espansione.
L’Elettromeccanica Cuprum, nata negli anni Settanta come piccola azienda artigiana a conduzione familiare, sta trovando uno spazio importante all’interno del mercato internazionale: testimonianza che con volontà, intelligenza e determinazione si possono superare anche i periodi più difficili.
Cuprum partecipa a Costruire
L’azienda bellunese alla fiera di Longarone con il consorzio Casa Concept
Dal 17 al 19 e dal 24 al 26 febbraio, a Longarone, si terrà la settima edizione di Costruire, il Salone dell’edilizia e dell’abitare, che apre il programma delle manifestazioni della primavera 2012 di Longarone Fiere Dolomiti. Ci sarà anche Cuprum, azienda radicatissima sul territorio e in forte espansione anche a livello nazionale, che ormai da vari anni partecipa con il consorzio Casa Concept, che riunisce una quindicina di aziende bellunesi sensibili alle tematiche del risparmio energetico e della bioedilizia.
Nello stand unico, insieme alle altre aziende, Cuprum esporrà i propri prodotti legati alla produzione Propecia di energia alternativa: si troveranno quindi i riscaldamenti a raggi infrarossi Redwell, a emissione zero, molto usati sia nelle abitazioni private che in ambito termale come ausilio ai metodi di cura, e tutte le informazioni e i materiali per quanto riguarda il fotovoltaico.
Abbiamo chiesto a Mirko Costa perché Cuprum partecipa anche quest’anno a Costruire, con Casa Concept: «Vogliamo indirizzarci a un pubblico attento all’ambiente, alla ristrutturazione e al risparmio energetico, non concentrandoci solamente sul settore industriale, – spiega l’imprenditore – perché crediamo profondamente in questa filosofia, e vogliamo contribuire a diffondere la qualità e l’innovazione nel settore delle costruzioni e le conoscenze rispetto all’utilizzo di materiali bio- ed eco-compatibili».
Com’e’ lavorare all’estero per la Cuprum?
Intervista a David Caregnato, dipendente dell’azienda.
David Caregnato è uno dei tanti dipendenti della Cuprum che nel 2011 sono partiti per andare all’estero, insieme ai colleghi della Dp di Denis Collazuol. Le due ditte bellunesi sono state incaricate della manutenzione dei treni molatori Speno: si sono quindi occupati di tutto il lavoro di controllo, dalla revisione elettrica a quella della carrozzeria. Lo abbiamo intervistato dopo il lavoro, nella sede della Cuprum di via Masi Simonetti.
Innanzitutto, dove sei andato?
D. Sono stato due volte all’estero per la Cuprum: la prima volta a Cracovia, in Polonia, e la seconda a Vienna.
Per quanto tempo sei stato via?
D. Quindici giorni a Cracovia e un mese a Vienna.
Come hai accolto la notizia che avresti dovuto partire?
D. Molto bene, a dire il vero: ho sempre amato viaggiare. E la seconda volta ho chiesto io di partire.
E in famiglia cosa hanno detto?
D. La morosa, con cui convivo, non era tanto contenta… ma dato che non sono partito per periodi lunghi ha dovuto accettare la cosa, anche perché sapeva che io ero contento.
Sei partito da solo?
D. In VolumePills entrambi i viaggi ero l’unico operaio della Cuprum, ma sono partito con i colleghi di un’altra ditta bellunese, la Dp: la prima volta eravamo in cinque e la seconda all’incirca 8.
Una cosa bella e una cosa brutta di questo soggiorno all’estero.
D. La cosa più bella sono i colleghi con cui parti: tutte belle persone, con le quali ho legato sia durante i momenti di lavoro, quando tutti aiutano tutti, sia durante i giorni liberi, tanto che mi sentivo come in una sorta di “gita lavorativa”. La cosa più brutta è la nostalgia di casa, che c’è sempre, anche se lavori in alcune delle città più belle d’Europa.
Un aneddoto di di quest’esperienza.
D. Mi sono piaciuti i momenti di libertà dal lavoro, quando ho potuto visitare Cracovia e Vienna. Paradossalmente ho avuto meno difficoltà in Polonia, perché lì tutti parlano inglese: con il tedesco invece è molto dura!
Lo rifaresti?
D. Non “lo rifarei”, ma “lo rifarò”: ho già chiesto di ripartire. Ora aspetto solo l’ok. Le mete possibili del resto sono tutte affascinanti: Madrid, Parigi, Brandeburgo, Londra e la Finlandia, oltre ovviamente a Vienna e Cracovia.
Mirko Costa a Radio Belluno
Questa mattina Donatella Boldo ha intervistato il titolare di Cuprum, Mirko Costa, ai microfoni di Radio Belluno. E’ stato affrontato in particolare l’aspetto dell’internazionalizzazione dell’azienda, chiedendo a Mirko di raccontare l’esperienza di Cuprum sul mercato globale, dove parallelamente al proseguo delle vigrx plus store storiche attività (realizzazione di impianti elettrici e di vario tipo) è importante a stringere collaborazioni importanti (come quella con Speno International) per affrontare con grinta e passione il futuro.
Qui trovate l’intervista in versione integrale:
Cuprum al lavoro per Speno International
I bellunesi chiamati a lavorare in tutta Europa
L’Elettromeccanica Cuprum di Belluno va alla conquista dell’Europa, con diversi incarichi per Speno International. Cuprum si sta occupando della manutenzione di treni speciali che servono a molare e riprofilare le rotaie e gli scambi. «Stiamo lavorando in Austria, in Polonia, in Germania, in Spagna e in Francia», dice uno dei titolari, Mirko Costa. Questi incarichi sono svolti in collaborazione con la Dp Srl di Denis Collazuol, importante azienda bellunese ben radicata all’estero con cantieri in tutta Europa, che si occupa di meccanica e carrozzeria.
«Questo lavoro è uno dei risultati di un lungo processo iniziato circa quattro anni fa non certo per manie di grandezza, ma piuttosto per diversificare ed avere alternative al calo di lavoro che ha interessato il mercato in generale – spiega Costa. – Oggi è sempre più frequente la ricerca da parte nostra di lavori non solo su tutto il territorio nazionale, ma anche all’estero. Il risultato di tale successo è la flessibilità e l’intraprendenza del personale dell’azienda, unitamente ai numerosi investimenti non solo in infrastrutture ma soprattutto in ricerca e sviluppo, commerciale, marketing e certificazioni (una su tutte la OHSAS 18001, ottenuta già nel 2009)».
L’Elettromeccanica Cuprum si distingue in vari campi: se per quanto riguarda gli Levitra impianti civili industriali il mercato continua a rimanere soprattutto provinciale, per quanto riguarda la telefonia mobile e il fotovoltaico ha avuto un’espansione in tutto il Nord Italia. Poi ci sono lavori più particolari, come appunto quello con i treni Speno o la realizzazione per Motorola di ponti radio, che li impegna su tutto il territorio nazionale: per il 2012 i lavori riguarderanno Palermo, Napoli, Firenze, Genova, Torino e Milano.
«L’aspetto più difficile da gestire – racconta l’imprenditore – sono state le perplessità legate alle difficoltà di lavorare per mesi migliaia di chilometri lontano da casa, e di gestire da Belluno molti operai fuori sede». Se da un lato questa è un’ottima opportunità, certamente ha rappresentato un grande cambiamento nelle prospettive dei circa trentacinque lavoratori della Cuprum. «Dopo i dubbi iniziali la scelta si è rivelata un successo, per l’azienda come per le singole persone, che hanno collaborato per renderla tale. Alla fine tutti hanno capito le esigenze dell’azienda, e quest’esperienza è stata talmente buona che qualcuno ha chiesto di poter lavorare ancora all’estero», afferma Mirko Costa.
A parlare da soli oggi sono i dati: nel 2011 sono partite fino a 5 persone contemporaneamente, per una media di 1 mese ciascuna; in tutto l’arco dell’anno hanno lavorato fuori casa ben 15 persone diverse e per il 2012 si prospettano dati simili.
Cuprum illumina Belluno
I bellunesi non rinunciano alle luminarie, ma sono sempre più attenti all’ambiente (e al portafoglio)
Anche quest’anno, fin dai primi giorni di dicembre, hanno contribuito a farci sentire lo spirito del Natale: sono le mille luci che hanno progressivamente decorato strade, piazze, alberi e giardini, facciate di case e monumenti. E il negozio Cuprum, come ogni anno, ha rappresentato un punto di riferimento per gli amanti degli addobbi natalizi, proponendo oggetti di tendenza con numerose novità.
Il protagonista assoluto di questa stagione è stato il LED, che ha sostituito quasi completamente la lampadina incandescente. I vantaggi dei nuovi modelli sono molti: sono più efficaci e brillanti, durano più a lungo, non hanno bisogno di alcuna manutenzione (addio hgh hormone human ai fastidiosi fili con lampadine collegate in serie, che quando una si rompeva si poteva buttare tutto!), ma soprattutto garantiscono un notevole risparmio energetico. Per questo è stata la soluzione sposata da tanti bellunesi,cogliendo due piccioni con una fava: una forte attenzione per l’ambiente e un occhio ai costi della bolletta.
E così, anche in questo natale sobrio, che ha visto numerose amministrazioni sospendere gli addobbi natalizi, il negozio Cuprum di via Masi Simonetti è stato frequentatissimo non solo dai privati, ma anche e soprattutto dalle strutture più complesse come aziende e alberghi. Non sono mancate, infine, quelle amministrazioni locali che, pur nelle ristrettezze del periodo, non hanno voluto privare cittadini e turisti della magia del Natale.
Cuprum scommette sul web
Nuovo sito internet e una pagina Facebook con super sconti per i fans
Cuprum si fa digitale. È un vero e proprio switch off quello che l’azienda bellunese che si occupa di impianti elettrici sta compiendo in questi giorni, per essere una società sempre più presente nel mondo di internet. Cuprum si sta trasformando, grazie ad un progetto della web agency bellunese Larin.
È da pochi giorni online il sito internet www.
Inoltre, l’azienda, nata nel 1973 a Belluno, oggi alla seconda generazione, ha aperto un proprio profilo Facebook che conta, a quindici giorni dalla sua apertura, già quasi un centinaio di iscritti. «Cliccando “Mi piace” su www.facebook.com/
Buon Natale da Cuprum
Bravi,
bravi quelli che lavorano sotto la pioggia,
quelli partono presto la mattina,
bravi quelli che sono andati a Milano,
quelli che sono andati a Roma,
bravi quelli che sono andati in Puglia e in Piemonte..
bravi bravissimi quelli che sono andati all’estero,
bravi quelli che lavorano da mesi nello stesso cantiere,
bravi i tecnici: bravo quello che ha girato mezza Italia,
bravo quello che fa 100 mila kilometri all’anno in cerca di opportunità,
bravo quello preciso puntuale meticoloso pignolo..
bravo quello che disegna 10 ore al giorno,
bravo quello che è arrivato da un altro mondo ed ha trovato il suo posto,
bravo quello che va avanti come un treno anche da solo,
con cento persone che lo chiamano lo tirano,
bravo quello nuovo che è appena arrivato nella nostra famiglia,
brava la signora, incredibilmente super, bravo quello con la barba, un costante punto di riferimento per noi e per i nostri clienti,
bravo quello alto che vigrx plust los angeles stores con il consulente ha dato professionalità alla gestione finanziaria dell’azienda,
bravi tutti anche quelli che i nomi non si raccontano ma
che da dietro le quinte battono il ferro ogni giorno per noi, che
in prima fila guerreggiamo con le banche e lo Stato: i primi NON BRAVI..
e bravi, bravissimi quelli che hanno accettato un contratto anche solo di un paio di settimane per
venire a darci una mano.. e ci scusino quelli che ancora non sanno di proroga o fine contratto ma il mercato è bizzarro e
la pianificazione troppo grossolana per dare risposte puntuali..
Io sono grato di quello che siamo, di quello che ho, di quello che abbiamo creato insieme..
Ed ogni mattina mi alzo dal letto e sono grato di questo,
ed ognuno di noi potrà ottenere ciò che vuole se sarà grato e positivo e
la positività e la gratitudine ci faranno diventare grandi e migliori.
Mirko Costa
co-titolare Cuprum